“Someone put opera on inside the house. Someone changed it to hip-hop, thank God. Someone started a shower. Someone vacuumed. Again.
Life. In all its mundane majesty.
And you couldn't take advantage of it if you were sitting on your ass in the shadows... whether it was in actuality, or metaphorically because you were trapped in an attic's darkness.”
“Zsadist scese dall'auto e girò intorno al baule. Dopo un secolo in cui per scelta era sempre stato a stecchetto, adesso aveva messo su dodici chili abbondanti sui suoi quasi due metri di altezza. La cicatrice in faccia restava evidente, così come le fasce che gli avevano tatuato intorno al collo e ai polsi quand'era uno schiavo di sangue, ma grazie a Bella, la sua shellan, i suoi occhi non erano più due pozzi neri d'odio. Quasi più.”
“Il timbro tenorile era così terso, così puro da far venire la pelle d'oca, e riempiva i petti di un calore struggente. Le dolci note musicali sollevavano il soffitto con la loro gloriosa magnificenza, trasformando la stanza in una cattedrale e i fratelli in un tabernacolo. Il paradiso era lì, a portata di mano. Sembrava quasi di poter toccare il cielo con un dito. Era Zsadist. A occhi chiusi, con il capo reclinato all'indietro e la bocca spalancata, cantava. Lo sfregiato, quello senz'anima, aveva la voce di un angelo.”
“«Beth» bisbigliò. «Torna da me.» Ripeté l'operazione cercando di farle bere il suo sangue. «Non morire, maledizione!» Le candele guizzarono nella stanza. «Io ti amo, accidenti a te! Accidentaccio a te, non arrenderti!»”
“«Non voglio innamorarmi di te.» disse. «Non posso permettermelo, e non lo farò.»
«Non importa. Io ti amerò abbastanza per tutti e due.» sussurrò Rhage.”
“«Io non sono tua.» sussurrò lei.
Lui non si lasciò scoraggiare. «E va bene. Se non posso averti vorrà dire che sarai tu ad avere me. Serviti pure. Prendimi. Tutto quanto, una parte, un pezzettino, quello che vuoi. Però ti prego, prendi almeno qualcosa di me.»”
“Sapeva di essere dispotico, ma era più forte di lui. Era un vampiro innamorato. E la sua femmina era incinta. C'erano ben poche cose più aggressive o pericolose sulla faccia della terra, e si chiamavano uragani.”
“Wrath sapeva di aver stampato in faccia uno stupido sorriso soddisfatto e che per questo i fratelli lo avrebbero sfottuto alla grande. Ma non gli importava. Stava per avere una shellan. Stava per sposarsi. E loro potevano andare all’inferno.”
“Ehi tutti fermi. Zanne. Aveva delle zanne. Beth si protese verso lo specchio toccandole. Mangiare con quei due dentacci avrebbe richiesto un po’ di pratica, pensò.
D’impulso alzò le mani, piegò la testa e soffiò come un gatto. Fico! D’ora in poi Halloween sarebbe stato un vero sballo.”
“«No, non hai capito niente, John.» Leggendo le sue emozioni scosse la testa. «Tu non vali la metà del maschio che avresti potuto essere per colpa di quello che ti hanno fatto. Vali il doppio di chiunque altro, perché sei sopravvissuto.»”
“Il paziente, intanto, fece un bel respiro tutto da solo. Poi un altro. E un altro ancora. Poi quegli inquietanti occhi di diamante si posarono su di lei, e Jane smise di divincolarsi come soggiogata dalla sua forza di volontà. Ci fu un attimo di silenzio. Poi, in tono aspro, l'uomo a cui lei aveva salvato la vita pronunciò quattro parole che cambiarono tutto, cambiarono la sua vita, cambiarono il suo destino: «Lei. Viene. Con. Me.»”
“Le si raggelò il sangue nelle vene. Zanne. Due lunghi canini spiccavano in mezzo agli altri denti. Aveva le zanne. Doveva essersi lasciata sfuggire un'esclamazione perché lui farfugliò: «Te l'avevo detto di non guardare.»
«Dio santo» mormorò lei. «Dimmi che sono finte.»
«No, non lo sono.»
Mary indietreggiò lentamente fino a toccare il muro. «Ma tu che cosa... sei?» chiese con voce strozzata.
«Niente sole. Strani dentacci.» Rhage trasse un profondo respiro. «Prova un po' a indovinare.»”
“Guardando il bel viso del suo migliore amico, Qhuinn ebbe la sensazione di conoscere da sempre quei capelli rossi, quegli occhi azzurri, quelle labbra, quella mascella. E fu proprio in virtù della loro lunga storia in comune che cercò qualcosa da dire, qualcosa in grado di riportarli al punto di partenza. Tutto ciò che gli venne in mente fu... Mi manchi. Mi manchi talmente tanto che sto male, ma non so come trovarti, anche se sei qui davanti a me.”
“«Passare del tempo con te è come guardare la vernice che si asciuga.» La voce di Lassiter riecheggiò fino alle stalattiti appese all'alta volta della Tomba. «Senza neanche che la casa migliori. Il che è una tragedia, visto com'è questo posto. Voi ragazzi avete sempre un debole per le tinte fosche? Mai sentito parlare dell'Ikea?»
«Noi siamo vampiri», disse Tohr. «Mica fatine.»”
“Gli aveva salvato la vita. Senza dubbio Xhex, gli aveva restituito il suo futuro prima ancora che lui si rendesse conto che stava per perderlo.”
“I had grown up. I had learned that being a woman was knowing when to stand firm and when to compromise. I had learned to laugh and weep; I had learned that I was weak as well as strong. I had learned to love. I was no longer a rigid, upright tree that would not flex and bow, even though the gale threatened to snap it in two; I was the willow that bends and shivers and sways, and yet remains strong.”
“The idea of holiness is so central to biblical teaching that it is said of God, “Holy is his name” (Luke 1:49). His name is holy because He is holy. He is not always treated with holy reverence. His name is tramped through the dirt of this world. It functions as a curse word, a platform for the obscene. That the world has little respect for God is vividly seen by the way the world regards His name. No honor. No reverence. No awe before Him.”
“he had to do was risk his life to keep her safe from the most vicious assassin order in Europe? And he got to kiss her, at his pleasure? He definitely had struck the better bargain.”
“Men mistook measurement for understanding. And they always had to put themselves at the center of everything. That was their greatest conceit. The earth is becoming warmer—it must be our fault! The mountain is destroying us—we have not propitiated the gods! It rains too much, it rains too little—a comfort to think that these things are somehow connected to our behavior, that if only we lived a little better, a little more frugally, our virtue would be rewarded. But here was nature, sweeping toward him—unknowable, all-conquering, indifferent—and he saw in her fires the futility of human pretensions.”
“Durante a rápida estação em que a mulher permanece em flor, os caracteres da sua beleza servem admiravelmente bem à dissimulação à qual a sua fraqueza natural e as leis sociais a condenam. Sob o rico colorido do seu viçoso rosto, sob o fogo dos seus olhos, sob a fina textura das suas feições tão delicadas, com tantas linhas curvas ou retas, mas puras e perfeitamente determinadas, todas as suas comoções podem permanecer secretas: o rubor então nada revela, aumentando ainda mais cores já tão vivas; todos os focos interiores concordam tão bem com a luz desses olhos brilhantes de vida que a fugaz chama de um sofrimento aparece apenas como um encanto a mais. Por isso, na da há mais discreto do que um rosto juvenil, porque também não há nada mais imóvel. A fisionomia de uma jovem tem a serenidade, o polido, o frescor da superfície de um lago; a das mulheres só se revela aos trinta anos. Até essa idade, o pintor só lhes acha no rosto róseos e brancos sorrisos e expressões que repetem um mesmo pensamento, pensamento de mocidade e de amor, pensamento uniforme e sem profundidade; mas, na velhice, tudo na mulher fala, as paixões incrustaram-se-lhe no rosto; foi amante, esposa, mãe; as mais violentas expressões de alegria e de dor acabaram por alterar-lhe, torturar-lhe o rosto, formando aí mil rugas, tendo todas uma linguagem; e uma fronte de mulher torna-se, então, sublime pelo horror, bela pela melancolia, ou magnífica pela serenidade; se se permite desenvolver esta estranha metáfora, o lago seco deixa então ver todos os traços das torrentes que o produzi ram; uma fronte de mulher velha já então não pertence nem ao mundo, que, frívolo, se assusta de ver a destruição de todas as idéias de elegância a que está habituado, nem aos artistas vulgares, que nada descobrem por aí; mas, sim, aos verdadeiros poetas, àqueles que possuem o sentimento de uma beleza independente de todas as convenções sobre as quais repousam tantos preconceitos sobre a arte e a formosura.”
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